lunedì 22 febbraio 2016

Girelle di mozzarella .. e non solo

Non sò quante volte in queste ultime settimane ho comprato la mozzarella con l'intento di rifare queste pizzette.

Ma la stanchezza e la poca voglia prendevano il sopravvento e così passava tutto in cavalleria.

Ma questa volta mi sono messa di buona lena ed ecco le girelle di mozzarella di Luca, Montersino ovviamente. 

E lo stesso impasto l'ho usato per fare dei panini.
E dulcis in fondo ho cotto il tutto nel forno a microonde con la funzione ventilata

Risultato niente male.

Con tripla dose sono usciti 16 panini da 50 grammi l'uno (la prossima volta li faccio più piccoli) e  24 pizzette.



Girelle di mozzarella
tratta da "Piccola pasticceria salata"
di Luca Montersino

Ingredienti per 24 girelle:

200 gr di farina 00
80 gr di latte fresco intero
80 gr di mozzarella fresca tritata (io di bufala)
8 gr di lievito
20 gr di burro a pomata
3 gr di sale
4 gr di zucchero 

80 gr di concentrato di pomodoro (io Mutti alle verdurine)
origano secco
olio extra vergine di oliva



Sciogliere il lievito nel latte con lo zucchero.
Unire alla farina ed impastare sino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Durante questo passaggio ho dovuto aggiungere ancora altro liquido.

Aggiungere poi il burro a pomata poco per volta, il sale e la mozzarella tritata e ben sgocciolata.  Lavorare per almeno 20 minuti in modo che si formi la maglia glutinica.
Dopodichè lasciare puntare l'impasto per 20 minuti coperto da pellicola.

Stendetelo quindi con il mattarello e formate un rettangolo dello spessore di 3 mm.

Spalmare con il concentrato di pomodoro e spolverare con l'origano secco.

Stendere un foglio di pellicola su di un piano umido.
Arrotolare l'impasto su sè stesso molto stretto  e rivestirlo con la pellicola.
Riporre in frigo (io l'ho messo 1 ora in freezer mentre lievitavano i panini) e quando è indurito tagliare con un coltello in tante girelle.



Rivestire la teglia con cartaforno, disporvi le girelle e lasciar lievitare per 1h in luogo tiepido ed umido ricoperte di pellicola unta precedentemente. Io ho lasciato la luce del forno accesa e messo una ciotola di acqua calda al suo interno.



Terminata la lievitazione, spennellare le girelle con olio e cuocere in forno caldo a 230° per 15 minuti circa.

Servire calde o tiepide.



Per i panini ho diviso l'impasto lasciato a puntare, in porzioni da 50 gr.
Ho dato loro la forma del panino mediante pirlatura.
Ho lasciato poi lievitare 1 ora, spennellato con una emulsione di acqua olio e sale e cotto nel microonde funzione ventilato per 20 minuti a  200°.








domenica 7 febbraio 2016

Carnevale ..

Allegria, tante maschere, coriandoli, stelle filanti e dolci.
Questo è il Carnevale.


Filastrocca Mascherata di Ercole Bonjean

Corre nel cielo una stella filante
Corre il tempo a ritmo incessante
Corre Arlecchino con Colombina
Bacia Brighella l'Azzurra Fatina
Corre il carro dell'allegria
di suoni e colori riempie la via
Corre il tempo ed è già sera
Scappa via l'allegra bufera
Col bidone e la ramazza
Lo spazzino tutto spazza

Per voi tre ricette.
Due sono tratte dalla rivista "La Cucina Italiana".
La terza dalla rivista "Cucina Moderna" ed è di Sara Papa, talento della panificazione.





Tortelli al caffè
dalla rivista "La Cucina Italiana"

Ingredienti per 10 persone:

gr 150 di farina debole
gr. 125 caffè espresso
gr. 50 di burro
gr. 40 di zucchero
1 cucchiaio di caffè solubile (mia aggiunta per avere un sapore di caffè più persistente)
4 uova (io ne ho dovute aggiungere altre due per rendere l'impasto simile ad una crema)
olio di arachide per friggere
sale
gr. 125 acqua

Crema di mandorla

Ingredienti:
500 gr di latte
100 gr di mandorle in granella
80 gr di zucchero
60 gr di farina
4 tuorli

Bollire il latte con le mandorle.
Lavorate i tuorli con lo zucchero ed aggiungere la farina.
Mescolare e versare il latte alle mandorle.
Con una frusta miscelare molto bene per evitare i grumi.
Riportate il composto sul fuoco e cuocete la crema per 4/5 minuti mescolando in continuazione.
Coprire con la pellicola a contatto e lasciar raffreddare.
Io ho continuato la cottura della crema con il forno a microonde.


Per i tortelli:
Portare a bollore l'acqua con il caffè espresso e solubile, lo zucchero ed il burro.
Aggiungere tutta insieme la farina ed un pizzico di sale e mescolare fino a che l'impasto sfrigola e si stacca dalla pareti della pentola.
Cuocere per 3/4 minuti a dopo 30 secondi forate i tortelli con la punta di un coltello.
Togliere dal fuoco e lasciate intiepidire.
Unire quindi le uova una alla volta aggiungendo il succcessivo solo quando il precedente non sarà assorbito completamente dal composto.

Scaldare l'olio sino a 170° e friggere l'impasto dei tortelli versandolo in porzioni grandi come una noce.

Scolare i tortelli su carta da cucina dopo circa 3 minuti e riempiteli con la crema di mandorla servendovi di una sac à poche con bocchetta liscia.




Frittelle di mela annurca
 dalla rivista "La Cucina Italiana"

Ingredienti per 6 persone:

150 gr di farina debole
4 uova medie
2 mele annurca (circa gr 100)
gr. 60 di burro
gr. 40 di latte
gr. 50 di Calvados (io rum)
zucchero
lievito in polvere per dolci
arancia
olio di arachidi per friggere
sale

In una pentola portare a bollore 45 gr. Calvados, un cucchiaino di zucchero, il latte ed il burro. Al bollore aggiungere tutta insieme la farina ed il sale.
Fate cuocere per un minuto sempre mescolando.
Togliere dal fuoco ed aromatizzare con la scorza grattuggiata dell'arancia.
Far raffreddare.
Incorporare quindi le uova una alla volta ed infine aggiungere il lievito ed il rimanente Calvados.
Coprire con pellicola emettere a riposare la pastella in frigo per 30 minuti.

Nel frattempo detorsolate le mele e senza sbucciarle ridurre in tocchetti.
Togliere la pastella dal frigo e mescolarvi le annurche.
Portare l'olio a 170° e friggere piccole cucchiaiate di frittelle.
Scolare su carta da cucina e servite calde.
Io le ho spolverizzate anche con un pò di zucchero a velo.


Nodi con fonduta al cioccolato fondente
dalla rivista "Cucina Moderna"

Ingredienti per 6 persone:
gr 300 di farina debole (io di kamut)
75 gr di burro morbido
100 gr di zucchero semolato (io a velo)
4 uova
1 cucchiaino di rum
1 arancia non trattata
sale
olio di arachide per friggere
zucchero a velo

Fonduta al cioccolato:
150 gr di cioccolato fondente al 70% Rep. Domenicana
50 ml di panna

Riscaldate la panna e versare sul cioccolato ridotto in piccoli pezzi.
Attendere 2 minuti e miscelare con una frusta per ottenere una crema liscia ed omogenea.

Per i nodi:
Nella ciotola della planetaria sistemare la farina.
Formare la fontana ed al centro aggiungere le uova, lo zucchero, il sale, il burro ammorbidito, la scorza dell'arancia grattuggiata ed il rum.
Lavorare con la frusta K sino ad ottenere un composto omogeneo.
Io ho dovuto aggiungere una spolverata di farina perchè l'impasto mi sembrava troppo morbido.

Trasferire la pasta in frigorifero coperta da pellicola e lasciar riposare 2 ore.

Rilavorare il composto e formare tanti rotolini come quelli degli gnocchi.
Tagliare dei cilindri lunghi circa 20 cm ed annodarli con cura senza stringere troppo.


Friggere i nodi a 170° per 5/6 minuti.
Scolare con un mestolo forato, lasciateli asciugare dall'olio in eccesso e cospargeli con lo zucchero a velo.

Servire con la fonduta a parte.




Considerazioni:
una nota a parte và fatta circa le uova.
Partiamo dall'ultima ricetta: per i nodi ho rispettato la quantità di uova ma ho dovuto aggiungere una spolverata di farina di kamut perchè l'impasto era cremoso e non avrei potuto lavorarlo per fare i i cilindri.

Per i tortelli al caffè non sono stati sufficienti le 4 uova indicate nella ricetta originale.
Come detto ho dovuto in questo caso aggiungerne altre 2.

Per le frittelle di mele la ricetta da me scritta è metà dose.
L'originale prevedeva  5 uova da 60 gr cioè le uova sulla cui confezione traviamo scritto "grandi".
Io ho dovuto adattare la quantità a 4 medie.

Questo a dimostrazione che le uova non vanno mai indicate a numero ma a peso specialmente in ricette dove occorre preparare una pastella come in questi casi o nella pasta choux dei bignè.

Ahimè in questo ho mancato ma avevo una gran fretta di portare a termine tutte le preparazioni.


mercoledì 3 febbraio 2016

Ossobuco alle olive

Lui è così come lo vedete in televisione.
Mastodontico, imponente, ma allo stesso tempo orsacchiotto, sornione, fagottone.

Di chi parlo?
Di Giorgio Barchiesi in arte Giorgione.
E quell' "one" gli calza a pennello vista la stazza!

A dire il vero non sapevo chi fosse fino a quando mio fratello e la sua compagna hanno invitato me ed Alessio una domenica per una gita fuori porta.
E così siamo arrivati a Montefalco, al ristorante di Giorgione "Alla via di mezzo" dove, in ordine abbiamo conosciuto "Lui" di persona e poi pranzato. 

Una cucina semplice la sua che utilizza prodotti di stagione.
Appena entrati  siamo stati acccolti da un un abbondante buffet di antipasti: formaggi vari semistagionati od a pasta molle da assaporare con marmellatine, verdure grigliate e sott'olio  di tutti i tipi, speck, zuppe di farro ed orzo, salumi. A seguire due primi, due secondi e per finire in bellezza tre assaggi di dolci graditissimi. Buonissimi i brownies e la torta di pere.

Insomma una bella giornata nonostante non stessi proprio bene.

E poi quei vasi di lavanda in fiore che incorniciavano i viottoli  e facevano capolino vicino alle panchine di legno: che meraviglia!!

Ma passiamo alla ricetta, tratta dal suo primo libro "Orto e cucina": ve la riporto così come lui la scrive.


Ossobuco alle olive 
da "Orto e cucina" di Giorgio Barchiesi

Ingredienti per 4 persone:

4 ossobuchi 
1 tazza di farina 0
2 spicchi di aglio
mezza carota
mezza cipolla
1 pugno di olive taggiasche
1 pugno di olive verdi
doppio concentrato di pomodoro
1 foglia di alloro
vino bianco
brodo vegetale
capperi
2 alici sott'olio
1 limone
prezzemolo
burro
olio extra vergine di oliva
sale e pepe

"Io gli ossobuchi non li farò nè alla milanese, nè alla cispadana, li farò come mi pare a me.
Atto primo: farina grezza in un piatto. Scegliamo 4 bei pezzi di taglio di coscio e gli diamo una volgarissima infarinata. A questo punto padella sul fuoco, accendiamo e ci mettiamo una dose generosa di burro, un goccio di olio e, appena sfrigolano, soffriggiamo i nostri ossobuchi. E' importantissimo che ci sia questo momento di stress di temperatura, altrimenti il muscolo rimane duro. 
Quando sono coloriti e rosolati, li togliamo e li teniamo da parte.
In questo fondo mettiamo uno spicchio di aglio in camicia, schiacciato alla brutta, una punta di carota spaccata in quattro, mezza cipolla di Cannara tagliata ad anelletti, due olivette taggiasche denocciolate, un pò di pepe macinato ed una cucchiaiata di doppio concentrato di pomodoro.
Bagnamo con un goccetto di vino bianco e ci riadagiamo il nostro ossubuco. Abbassiamo il fuoco, condiamo con un pò di sale grosso ed una fogliolina di alloro. Come riprende il bollore copriamo con due mestolate di brodo vegetale. Incoperchiamo e lasciamo cuocere per una quanrantina di minuti.
Ora ci prepariamo il tocco finale, un azzardo.
Un pò di capperi dissalati, olive verdi, un pizzichino del nostro fantastico peperoncino aromatizzato, due alicette sott'olio, un nonnulla di aglio e tritiamo.
Mescoliamo il trito con un pezzetto di burro.
A cottura finita spalmiamo il losco intruglio sopra gli ossobuchi.
Per dare un tocco di leggerezza grattuggiamo un pò di scorza di limone, due ciuffetti di prezzemolo .... e voilà!!"

Ed ancora "con il sughetto di fondo ci potete condire tranquillamente una pasta"


Non credo ci sia altro da aggiungere se non che ho servito l'ossobuco con del purè.